A Viterbo un nuovo progetto di culto, storia e tradizioni

Il culto mariano rivive con ANCeSCAO: in arrivo la mostra realizzata dai centri del territorio.
In tutti i paesi cristiani non c’è stata una devozione tanto profonda e diffusa come quella per la Madonna: sono centinaia le località che hanno preso il nome da Maria e le chiese a lei dedicate, così come si contano decine di migliaia di libri che parlano di lei e dipinti che la raffigurano. In tutto il mondo le feste che celebrano la Madonna sono tra le più sentite e partecipate da folle di fedeli che la pregano, la invocano e la ricercano, tant'è che i santuari più famosi in Europa e America Latina sono proprio dedicati a lei.
Nei secoli passati il culto mariano si è espresso con manifestazioni intensamente vissute e ha dato luogo all’organizzazione di feste e di pellegrinaggi che ancora oggi sono parte importante nelle esperienze di fede di molte persone, basti pensare al nostro territorio: alla devozione alla Madonna della Quercia, alla festa per l’Annunciazione (25 marzo) o per l’Assunta (15 agosto), e nei paesi vicini a noi il ruolo assunto dalle apparizioni di Lourdes, di Fatima, di Medjugorje. Ma le feste in onore della Madonna erano anche feste popolari, erano feste nel senso più pieno della parol; era anche il momento in cui ci si liberava dall’affanno della vita quotidiana e, accanto alla liturgia e alla devozione, c’erano i giochi, la musica, le competizioni, le manifestazioni, i colori, il cibo, lo sfoggio dei vestiti, l’incontro con i parenti, la conoscenza di nuove persone. Negli ultimi due secoli anche questo mondo è molto cambiato, sia perché la religione è diventata più fatto individuale che collettivo sia perché i ritmi della vita quotidiana e le innovazioni che sono intervenute rendono impossibile vivere la festa come è avvenuto in passato. E questo non solo per le celebrazioni in onore della Madonna, ma per tutte le feste.
Per mantenere vive queste tradizioni e promuoverle anche fra le nuove generazioni la Struttura territoriale ANCeSCAO di Viterbo coinvolge i centri del territorio in un importante progetto di ricerca storica sui santuari e sui culti tipici delle proprie località in collaborazione con il Centro di Ricerche per la Storia dell'Alto Lazio e il Centro Diocesano di Documentazione di Viterbo.
Di cosa si tratta? "Ogni Centro fotografa l’immagine, il Santuario della Madonna del proprio paese e ne sviluppa la storia anche attraverso la raccolta di materiale come per esempio manifesti scritti a mano o stampati che annunciavano la festa, fotografie, opuscoli creati in occasione di particolari festività legate al culto mariano, video girati in occasione di feste e pellegrinaggi. - spiegano il Presidente e Vicepresidente di ANCeSCAO Viterbo Arnaldo Picchetto e Tommaso Bernardini - Il lavoro dovrebbe consentire di mettere insieme materiale in grado di manifestare la concezione passata di questo culto e quali cambiamenti sono avvenuti nel corso del tempo, anche negli eventi civili ad esso legati come fiere, giochi popolari e altro."
Ad oggi ben 40 centri hanno risposto con entusiasmo all'invito ed è in corso d'opera il lavoro di allestimento dei pannelli della mostra che andrà ad arricchire la manifestazione conclusiva in programma per Ottobre a Viterbo e alla quale parteciperanno importanti figure del mondo religioso, civile e militare nonché studiosi ed esperti. Oltre ai pannelli verrà realizzata anche una pubblicazione cartacea con l'aiuto di diversi professionisti, in particolare si ringraziano il Direttore del Centro Documentazione della Diocesi di Viterbo Prof. Luciano Osbat e la collaboratrice Elisa.
L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Dal 15 al 22 Ottobre presso il Santuario di S. Maria della Quercia sarà possibile visitare la mostra storico-documentaria a cura di ANCeSCOA Viterbo 'La devozione mariana e le feste in onore della Madonna nella Tuscia'.