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Ricovero per Covid-19 e gestione degli animali domestici

«Se, dopo aver contratto il Covid-19, le mie condizioni peggiorassero e dovessi essere ricoverato in ospedale, a chi potrei affidare il mio animale domestico?»

Risponde l’avvocato Mara Menatti di Confconsumatori

In caso di nucleo familiare composto da una o più persone sottoposte a ricovero per Covid-19, l’animale che resta solo può essere accudito da amici, parenti o associazioni presso il domicilio originario, preventivamente disinfettato secondo le indicazioni dei competenti servizi sanitari che, a seconda della situazione epidemiologica, potranno disporre il test su tamponi prima dell’affidamento. Invece, in caso di spostamento dell’animale da un domicilio all’altro, è preferibile mantenerlo in isolamento per almeno 72 ore, per minimizzare la carica virale potenzialmente presente sul suo pelo. Volendo lavare le zampe o l’animale, il Ministero della Salute consiglia di farlo solo dopo le successive 72 ore con i normali shampoo detergenti per animali, eventualmente a base di clorexidina, e mai con altri prodotti o diverse sostanze chimiche aggressive, come alcool o candeggina, che potrebbero provocare irritazioni.

Invece, nel caso in cui nessuno si può occupare dell’animale, questo sarà affidato al canile sanitario, dove dovrà essere ricoverato in gabbia singola, possibilmente separata, per evitare il rischio di diffusione di Covid-19 e di altre infezioni diffusive. Il personale del canile sanitario dovrà essere munito di adeguati DPI e dovrà essere opportunamente informato affinché adotti le dovute norme di igiene e biosicurezza. Qualora il numero di animali sospetti infetti o accertati infetti fosse elevato, si dovrebbe garantire l’identificazione di stazioni di quarantena COVID-19 come avviene per la differenziazione degli ospedali e da qui seguendo il protocollo stilato ad hoc dal Ministero della Salute per i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali.

Tanto premesso, resta inteso che si deve continuare a garantire le cure necessarie ai nostri animali da compagnia, dei quali si è responsabili, ma seguendo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute: la loro assistenza rientra, infatti, nelle situazioni di “necessità” e/o “per motivi di salute”, salvo portare con sé il modulo di autocertificazione del Ministero dell’Interno, qualora la situazione specifica rientrasse in tale previsione secondo Ordinanze (ndr: ore notturne dalle 22.00 alle 05.00 e fuori dal proprio Comune ad es.). In caso di affidamento a terzi, è bene incaricarli per iscritto – meglio in doppia copia - e lasciando loro registrazione anagrafica e libretto vaccinazioni.


 Informazioni e contatti: www.confconsumatori.it

2021