Abbonamento palestra e interruzioni per Covid-19

 «A marzo 2020 ho sottoscritto un abbonamento annuale per la palestra, pagandolo anticipatamente. Purtroppo, causa Covid-19, ho potuto usufruire solo di quattro mesi di palestra. Adesso vorrei tornare ad allenarmi ma la palestra si rifiuta di riconoscermi gli otto mesi mancanti e mi hanno proposto di effettuare un nuovo abbonamento annuale con un forte sconto, che io non voglio sottoscrivere. Cosa possa fare?».

Risponde la dottoressa Francesca Campanini di Confconsumatori Parma

Il comma 4 dell'art. 216 DL 34/2020 aveva già previsto che la sospensione delle attività sportive, come previsto dai DPCM emergenziali, costituisse causa di sopravvenuta impossibilità delle attività correlate ai contratti di abbonamento, di durata pari o superiore ad un mese, per l'accesso a palestre, piscine ed impianti sportivi di ogni genere come previsto dall'art. 1463 del Codice civile, con possibilità di richiedere un rimborso o avere un voucher.

Ora, le modifiche apportate in Senato lo scorso 6 maggio hanno previsto alcune variazioni del DL 41/2021 (Decreto Sostegni) in tema di attività sportive riprendendo la norma introdotta dal Decreto Rilancio ed apportando alcune modifiche sostanziali tramite l'introduzione del nuovo art. 36 ter.

Innanzitutto, non è più previsto un termine entro il quale i clienti/soci dovranno presentare la richiesta di rimborso, ma la sola sospensione delle attività sportive costituisce il presupposto per legittimare tale richiesta. Di conseguenza, i titolari delle attività sportive, come la palestra in oggetto, saranno tenuti ad accogliere le richieste pervenute da parte dei loro soci o dei loro tesserati successivamente alla conversione in legge del Decreto Rilancio (ossia dal 19 luglio 2020, data di conversione in Legge 77/2020 del DL 34/2020).

Inoltre, contrariamente a quanto previsto dal DL 34/2020, non è più necessaria neppure la richiesta scritta di rimborso: potrebbe quindi bastare anche una semplice mail o una richiesta verbale, anche se consigliamo sempre di inviare la domanda per iscritto in modo da poter dimostrare di aver fatto la richiesta di rimborso. Neppure la necessità che l'abbonamento avesse durata uguale o superiore al mese è stata prevista dalle modifiche apportate in Senato al Decreto Sostegni, quindi anche abbonamenti di durata inferiore al mese possono essere oggetto di rimborso.

In alternativa al rimborso della quota non erogata in precedenza, l'ente sportivo ha due possibilità:

Quindi, nel caso della risparmiatrice, le converrà inviare alla palestra una richiesta scritta di rimborso dei mesi non usufruiti. Come alternativa al rimborso, la palestra potrà proporle un voucher da utilizzare entro 6 mesi dalla fine dell’emergenza (ad oggi stabilita al 31 dicembre 2021). Trascorsi questi 6 mesi la cliente potrà legittimamente richiedere ancora una volta il rimborso, che la palestra – a questo punto – dovrà erogare.

Hai dubbi o problematiche connesse all’emergenza Covid-19? Ricordiamo che a Parma è attivo il progetto “Consumatori Re-Start” per offrire assistenza specializzata, anche a distanza, e rispondere alle nuove necessità dei consumatori durante la pandemia. Con questo progetto Confconsumatori vuole dare un aiuto concreto per risolvere problemi consumeristici (viaggi annullati e trasporti, acquisti a distanza, internet e utenze domestiche, abbonamenti saltati, indebitamento, mutui e finanziamenti...); orientarsi tra norme, agevolazioni e sanzioni relative alla pandemia; scoprire i servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Per informazioni e assistenza rivolgersi allo sportello unico regionale di Confconsumatori Parma: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare allo 0521-285217.

Pubblicato il 15/09/2021

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