Contratti energia e Tari: pagamento bollette tra più utenti

Nel caso le bollette vengano pagate da più utenti, per esempio dei coinquilini, come suddividere il pagamento dovendo intestare le utenze a una persona sola?
Risponde Francesca Campanini, esperta dello Sportello Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma.
Come suddividere il pagamento dovendo intestare le utenze a una persona sola?
Le fatture relative alle utenze conteggiano i costi inerenti ai servizi attivati. Non esistono metodi “ufficiali” che permettano di conteggiare e suddividere le spese tra i coinquilini in maniera inequivocabile e indiscutibile, anche perché si tratta di gestire rapporti interpersonali che, a volte, non sono semplici. In linea generica possiamo dire che spesso è sufficiente suddividere semplicemente l’importo delle fatture tra gli utilizzatori del servizio. Tuttavia, è da precisare che esistono differenti tipologie di offerta e quindi non è possibile applicare un metodo univoco per tutti i servizi. Per il servizio telefonico, ad esempio, occorre valutare se l’offerta sottoscritta è flat o prevede scatto alla risposta. Nel secondo caso sarà necessario scorporare le varie voci in fattura e suddividere quella relativa al costo delle chiamate in base alla quantità di telefonate effettuate dal singolo coinquilino. Per quanto riguarda le bollette di luce, acqua e gas, ancora una volta il metodo più semplice è quello di dividere matematicamente l’importo totale per il numero di coinquilini. Le voci di spesa che compongono il totale della fattura sono infatti riferite ai consumi o a costi fissi invariabili.
Come risolvere alcuni rischi possibili per il pagamento delle bollette con i coinquilini che hanno già lasciato l'abitazione?
Il coinquilino che lascia l’appartamento ha utilizzato energia e acqua per un periodo che verrà fatturato successivamente alla sua uscita. Anche in questo caso non esiste un metodo “ufficializzato” per pianificare la gestione di questa situazione. Possono essere applicati sistemi differenti, anche in base al rapporto che esiste tra i coinquilini. Uno dei più utilizzati è quello di basarsi sui conteggi fatti con le fatture precedenti, in modo da avere un ordine di spesa massima e/o minima coerente con un consumo effettivo. Tale conteggio potrà poi essere conguagliato al momento dell’arrivo della fattura.
Un metodo ulteriore, per le offerte a prezzo fisso, è quello di utilizzare le autoletture. Poiché noi sappiamo con anticipo la data in cui il coinquilino dovrà lasciare la casa, abbiamo tempo per effettuare delle autoletture che ci permettono di conosce i consumi reali fino a quella data. Ci interesserà ovviamente l’intervallo di tempo che corre tra l’ultimo periodo già pagato in fattura e la data di rilascio dell’appartamento da parte del coinquilino. A parte si sarà poi proceduto a calcolare la media del costo totale (cioè di tutte le voci di spesa) al mc e al kW utilizzando le fatture precedenti che si moltiplicherà per i consumi del coinquilino. Ovviamente anche questo non è un metodo che assicura una suddivisone perfetta.Sicuramente si sconsiglia di rimandare la suddivisione delle spese solo al momento in cui arriva la fattura.