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Animali in condominio: ne posso tenere? E quanti?

“Buongiorno, scrivo perché vorrei sapere quanti animali si possono tenere in un appartamento all’interno di un condominio.”

Risponde l’avvocato Elena De Simone, di Confconsumatori Parma.

Rispondiamo al lettore ricordando innanzitutto che la legge di riforma del Condominio n. 220/2012 ha introdotto delle modifiche circa la possibilità di tenere animali nel condominio. In particolare, l’art. 1138 c.c. prevede che le norme del regolamento di condominio non possano vietare di possedere o detenere animali domestici e, nel caso in cui in alcuni regolamenti fosse previsto tale divieto, il divieto sarebbe nullo proprio per effetto dell’introduzione del comma 5 dell’art. 1138 c.c. Naturalmente, l’esercizio di tale diritto non può danneggiare gli altri condomini che non possono subire nelle loro proprietà o nelle parti comuni le conseguenze moleste dei rumori o dei cattivi odori derivanti dagli eventuali escrementi lasciati nel giardino privato o condominiale. Come sempre anche in questi casi vige la regola del rispetto degli altri, quindi, se da una parte non si può impedire a un cane di abbaiare essendo ciò nella sua natura, dall’altro non si è tenuti a sopportare l’abbaio continuo di un cane (giorno e notte), perché ciò comporterebbe oltre a un ingiusto disturbo delle attività e del riposo, a lungo andare, anche danni permanenti alla salute psicofisica di chi è costretto a subire i rumori molesti. In questo caso, ai fini dell’eventuale risarcimento del danno, occorrerebbe dimostrare il nesso di causalità tra il danno subito e l’esposizione prolungata al rumore.

In ogni caso, affinché l’abbaiare del cane possa avere una rilevanza penale per il proprietario, è necessario che le emissioni sonore moleste siano in grado di arrecare disturbo a una moltitudine di persone e non a una sola. Infine, non esiste un limite al numero di animali domestici che si possono tenere in casa, l’unica regola da rispettare sempre, come abbiamo visto, è quella di avere delle cautele al fine di limitare al massimo il disturbo in modo da non impedire agli altri condomini di usare e godere liberamente la proprietà privata e le parti comuni.

Pubblicato il 31/05/2023 - Aggiornato al 03/11/2022