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Acquisti in negozio e online: consigli per evitare una truffa

Quali consigli per evitare una truffa? Come riconoscere un venditore online affidabile? Quale metodo di pagamento scegliere per essere più sicuri?

Risponde l'Avvocato Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma.

Quando si parla di acquisti ci si riferisce sia a tutto ciò che viene comperato in un negozio fisico, sia tramite internet. E’ bene ricordare che soprattutto quando si acquista tramite internet occorre prestare un’attenzione particolare, soprattutto riguardo al fatto che:

  • Occorre affidarsi solo a siti sicuri e protetti (diffidare da quelli che non hanno il simbolo del lucchetto nella barra di indirizzo e/o che non indicano tutti i dati societari per identificare il sito, come indirizzo fisico, partita iva, indirizzo pec, ecc).
  • Occorre diffidare da chi propone sconti troppo elevati e da chi chiede pagamenti non tracciabili, mentre è sempre consigliabile la scelta di pagare tramite PayPal o carte prepagate, che permettono un facile accesso al proprio conto per eventuali controlli e permettono di conservare più facilmente la prova di pagamento, anche ai fini dell’esercizio del diritto alla garanzia dei beni.
  • Occorre leggere attentamente le condizioni di acquisto e le modalità di restituzione dei prodotti.
  • Occorre conservare copia dell’ordine effettuato e delle eventuali comunicazioni ricevute dal sito dal quale si è compiuto l’acquisto.
  • Occorre non comunicare mai i propri dati bancari e/o personali.

In ogni caso, sia che l’acquisto venga effettuato attraverso il canale internet, sia che sia compiuto all’interno di un negozio fisico, dovranno sempre essere adempiuti gli obblighi che la normativa sulla tutela dei consumatori impone a carico dei venditori e cioè: sarà sempre applicabile la normativa sulle garanzie dei beni di consumo in base alla quale se il prodotto presenta un vizio e/o difetto di conformità il consumatore dovrà rivolgersi al venditore (e non al produttore o al centro assistenza, come viene spesso fatto erroneamente credere) per chiedere il ripristino della conformità del bene, scegliendo tra i rimedi della riparazione e la sostituzione del prodotto, purché il rimedio scelto non sia impossibile o, rispetto al rimedio alternativo, non imponga al venditore costi sproporzionati; oppure chiedere di esercitare il diritto ad una riduzione proporzionale del prezzo o alla risoluzione del contratto nei casi in cui:

  • Il venditore non abbia effettuato la riparazione o la sostituzione.
  • Si manifesti il difetto di conformità nonostante il tentativo del venditore di ripristinare la conformità mediante riparazione.
  • Il difetto di conformità sia talmente grave da giustificare l’immediata riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto di vendita.

Da tener presente che il consumatore non avrà invece diritto alla risoluzione del contratto nel caso in cui il difetto di conformità di un prodotto sia solo di lieve entità.

Per informazioni contattare Confconsumatori Parma: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 0521/230134

Pubblicato il 19/04/2023