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Truffa bancaria online: quali rimedi?

“Alcuni mesi fa ho ricevuto sms ed e-mail apparentemente provenienti dalla mia banca, che mi comunicavano l’avvenuta sospensione delle mie carte di pagamento e mi invitavano ad effettuare una “verifica di sicurezza” cliccando su un link. Impossibilitato ad aprire detto link, ho contattato l’ufficio clienti della mia banca, dove ho scoperto amaramente che erano state effettuate operazioni di pagamento verso conti correnti esteri per un importo pari all’intero saldo disponibile del mio conto. Ho sporto denuncia all’Autorità e chiesto alla banca il rimborso delle somme indebitamente prelevate, ma l’istituto di credito ha negato la propria responsabilità. Ci sono rimedi per poter recuperare la somma che mi è stata sottratta?”

Risponde l’avvocato Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma.

Purtroppo sono sempre più numerosi i casi di cittadini che rimangono vittime di truffe bancarie online. In genere le vittime, come il lettore, vengono “contattate” dai truffatori tramite e-mail o sms (c.d. phishing/smishing) con i quali vengono carpiti fraudolentemente dati e credenziali per accedere a conti correnti e alle carte di pagamento (bancomat/carta di credito), per mezzo delle quali vengono letteralmente “svuotati” i conti e “dirottate” le somme verso conti correnti esteri.

In un caso come quello accaduto all’odierno lettore è intervenuto recentemente l’Arbitro Bancario Finanziario il quale ha riscontrato la responsabilità della banca nell’indebito prelievo subìto dal risparmiatore, in quanto le operazioni di pagamento non possono essere disposte, come nel caso in questione, tramite l’inserimento di un unico codice di sicurezza, fraudolentemente carpito al titolare del conto, ma, come prevede invece anche la normativa corrente, le operazioni online devono sempre essere autorizzate tramite inserimento di due fattori a conoscenza del solo cliente, non essendo sufficiente l’inserimento del solo codice OTP normalmente inviato dalla banca al cliente tramite sms. Secondo l’Arbitro Bancario Finanziario, poi, il sistema di sicurezza bancaria deve in ogni caso essere tale da poter rilevare anche anomali comportamentali come l’invio serrato, in pochi minuti, di pagamenti all’estero.

Nel caso del nostro lettore, pertanto, è opportuno rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, presentando un ricorso volto alla richiesta di restituzione delle somme indebitamente sottratte. Da ricordare che la condizione di procedibilità per poter presentare detto ricorso è il preventivo reclamo all’istituto di credito coinvolto.

Per informazioni contattare Confconsumatori Parma: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 0521/230134

Pubblicato il 14/06/2023