Cosa devo fare quando scopro che la mia carta di credito è stata rubata?
Occorre, in primo luogo, bloccare lo strumento di pagamento non appena ci si rende conto di averlo perduto; secondariamente, occorre sporgere denuncia all’Autorità (Carabinieri, Polizia).
Risponde l’avvocato Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma.
Quando si viene derubati dei propri strumenti di pagamento - come bancomat e carta di credito - occorre, in primo luogo, bloccare lo strumento di pagamento non appena ci si rende conto di averlo perduto; secondariamente, occorre sporgere denuncia all’Autorità (Carabinieri, Polizia). In altre parole, è fondamentale dimostrare di non aver contribuito in alcun modo alla realizzazione dell’evento fraudolento, avendo messo in pratica tutte le azioni per conservare al meglio i codici di accesso al proprio conto in maniera tale da renderli inaccessibili a terzi, oltre a dimostrare di aver provveduto al blocco tempestivo della carta, non appena si ha contezza della sottrazione e/o smarrimento.
Spetterà poi all’istituto di credito l’onere di dimostrare - per sottrarsi all’obbligo di rimborsare il proprio cliente - che quest’ultimo abbia agito con “frode, dolo o colpa grave”. Non è sufficiente, infatti, che la banca dichiari una negligenza nella custodia delle credenziali di utilizzo dello strumento di pagamento per accertare una qualsiasi forma di responsabilità del titolare della carta.
L’istituto di credito ha, inoltre, il dovere di attivare un servizio di Sms alert a favore del titolare del conto, anche senza bisogno di esplicita richiesta da parte del cliente, che permetta di conoscere in tempo reale l’operatività e accorgersi così di operazioni non autorizzate, bloccandole tempestivamente.
Ad esempio, in caso di mancato invio dell’Sms alert, l’istituto di credito potrà essere tenuto a rispondere in tutto o in parte del danno subìto dal proprio cliente non opportunamente “avvisato” delle operazioni fraudolentemente avvenute attraverso lo strumento di pagamento.