Skip to main content

Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0

“Ho sentito parlare del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0: che cos’è, quali sono le sue funzioni e quali i vantaggi per i cittadini e i sanitari?”

Risponde l’avvocato Graziella Catanzariti di Confconsumatori Parma*

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento messo a disposizione dalle Regioni e dalle Province autonome, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

All’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico si trovano tutti i dati e i documenti digitali sanitari, nonché le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale che riguardano i cittadini e, a partire dal 19 maggio 2020, anche da strutture sanitarie private. Le funzioni del Fse sono quelle di facilitare la prevenzione, la diagnosi e la cura, mentre i vantaggi sono rappresentati dalla possibilità di fare programmazione sanitaria, di verificare la qualità delle cure e valutare l’assistenza sanitaria.

Occorre precisare che tra gli obiettivi del Pnrr da raggiungere entro l’anno 2026 c’è quello di potenziare e uniformare l’utilizzo del Fse: occorrerà implementare i servizi di sanità digitale e uniformare i contenuti al fine di poter dare ai pazienti un’assistenza sempre più personalizzata, condividendo i dati clinici più rilevanti tra i vari operatori sanitari.

Pertanto, il Fse 2.0 del futuro dovrà dunque essere (o perlomeno si spera che sarà):

  1. Uno strumento unico ed esclusivo di accesso per tutti i cittadini ai servizi del Ssn, indipendentemente dalla Regione di appartenenza;
  2. Un insieme di servizi che dovranno consentire ai sanitari di poter effettuare la diagnosi e la cura dei propri assistiti e fornire un’assistenza sempre più personalizzata al paziente;
  3. Uno strumento per le strutture e le istituzioni sanitarie che potranno utilizzare le informazioni cliniche per migliorare l'erogazione dei servizi sanitari.

In sintesi, la nuova versione 2.0 del Fse dovrà apportare dei vantaggi sia ai cittadini che ai professionisti sanitari, in quanto i cittadini potranno:

  • Avere la loro storia clinica disponibile in formato digitale consultabile in ogni momento e in qualunque luogo;
  • In casi di emergenza, avere un accesso rapido alle informazioni sul proprio stato di salute, e consentire ai medici del pronto soccorso di effettuare un corretto e tempestivo intervento tramite la consultazione del Fse;
  • Evitare di effettuare analisi o altre prestazioni sanitarie che sono già presenti all’interno del Fse;
  • Aggiungere, ove necessario, nel proprio taccuino tutte le informazioni che si ritiene possano essere utili alla storia clinica di ogni utente.

Dal canto loro, invece, i medici potranno ad esempio:

  • Accedere, previo consenso dell’assistito, alla documentazione presente nel Fs del paziente, anche in casi di emergenza;
  • Ridurre i tempi per formulare una diagnosi potendo consultare, in un unico punto, la raccolta dei documenti digitali che descrivono la storia clinica dei propri assistiti.

Al momento, le modalità per attivare il Fascicolo Sanitario variano in base alla propria Regione di residenza. Generalmente, tra le possibilità, c’è quella di recarsi dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, e presso il personale delle strutture appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale. In alternativa, si può solitamente attivare online tramite un portale dedicato oppure presso sportelli dedicati al cittadino o Punti territoriali di accesso (anche presso altre PA, come ad esempio presso i comuni di residenza).

*Confconsumatori partecipa al progetto “Rete inclusiva di facilitazione digitale in Regione Emilia-Romagna” aperto alle associazioni dei consumatori, come sviluppo complementare del progetto “Digitale Facile in Emilia Romagna”.