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ANCeSCAO Umbria - patrocinio progetto "La Memoria dell'Acqua"

Il Racconto del progetto”LA MEMORIA DELL’ACQUA” Come ogni buon progetto parte dall’esperienza personale anche il nostro...

 Il Racconto del progetto”LA MEMORIA DELL’ACQUA”Come ogni buon progetto parte dall’esperienza personale anche il nostro progetto di ragazzi non più così giovani ma speranzosi, che una ventina d’anni fa provarono a vivere in campagna, in zone non più coltivate, nella cosiddetta zona svantaggiata, informandosi e studiando le teorie agricole moderne e soprattutto vivendo le tradizioni locali ascoltando raccontare gli anziani. Parlavamo dei ricordi d’infanzia coi nostri coetanei. Era l’unico modo, sperimentato per secoli, di lavorare la terra per tirarne fuori la sussistenza in un modo etico, possibile con le nostre forze fisiche ed economiche.Rimanendo un po’ ai margini della società dei consumi, mentre i nostri figli crescevano e con loro le smanie i desideri e l’incertezza per il futuro, abbiamo conferma che un vero progresso non può dare frutti se annulla e cancella quello che è stato, che sarà sempre utile saper impastare il pane o stendere la sfoglia anche se viviamo in un mercato dove conviene comprare cibi confezionati, precotti, dove il tempo è denaro (altrui). E’ un assetto dove non ci si può annoiare, attendere, meditare.Alcuni incontri sono stati per noi decisivi:il primo con l’associazione ANCeSCAO dell’Umbria con il quale il nostro gruppo di lavoro (“idee’ngiro”) ha portato avanti negli anni progetti per la valorizzazione degli Antichi Mestieri , realizzando tra l’altro il Calendario della Provincia di Terni 2008 “Alla Ricerca di un tesoro” e “Intrecci Possibili”,con attestati e dispense sulla lavorazione del Salice e del Merletto Orvietano, con Eventi nei Centri Sociali associati ANCeSCAO del comprensorio Orvietano nei centri di Orvieto e Canale.Il secondo, che ha dato al nostro progetto di ricerca la svolta musicale, ambito molto coinvolgente e inesauribile, e stato l’incontro con Piero Brega e Oretta Orengo, musicisti e ricercatori di cultura popolare che fanno circolare il repertorio che negli anni hanno raccolto e studiato.Attraverso l’Associazione Promozione Sociale “Attivati!”,con la riproposta musicale vogliamo entrare in contatto con le realtà locali per continuare il nostro lavoro sulle testimonianze di canti, poesie, storie, racconti e suscitare l’interesse e la curiosità per la cultura orale contadina e operaia che rischia oggi di essere dimenticata e andare perduta. Attraverso Piero e Oretta siamo in contatto con la “Scuola popolare di musica di Testaccio” nella quale Oretta Orengo è insegnante di musica e direttrice di una orchestra giovanile, e con il “Circolo Gianni Bosio” di Roma di cui Piero Brega è un socio fondatore, un’associazione che ha favorito negli anni lo studio, la diffusione e la riappropriazione della cultura popolare da parte di coloro che tale cultura hanno prodotto.Tale lavoro è visibile sul sito del “Circolo Gianni Bosio”che è musica popolare, storia orale, memoria, ricerca, intervento, progetto, mostre, scuola delle musiche… è la più grande raccolta di materiali sonori musicali e storici di Roma e del Lazio, una risorsa di memorie e di visioni, una matrice di spettacoli, concerti, seminari, dischi, libri:…La borgata e la lotta per la casa, la riscoperta dell’ organetto, la memoria delle Fosse Ardeatine, le tabacchine del Salento, i cantori della Valnerina, le occupazioni delle terre in Calabria, le immagini dell’Agro Pontino, i racconti e le fotografie di San Lorenzo, il saltarello e il Venerdì Santo, le coralline di Torre del Greco, Vallepietra e Maccarese, i minatori del Kentucky, le acciaierie di Terni, i ragazzi di strada del dopoguerra a Roma, la pizzica, la passione di Giulianello, I Giorni Cantati, rivista di culto, i cartai di Isola Liri…Il primo Canzoniere del Lazio, la musica degli immigrati a Roma, la pasquella di Velletri, il blues, Romolo Balzani, Giovanna Marini, Italia Ranaldi, Dante Bartolini, Tonino Zurlo, Paolo Pietrangeli, Piero Brega, Sara Modigliani, Lucilla Galeazzi…Noi per non dimenticare... ripercorreremo all’indietro il tralasciato patrimonio della cultura popolare che radio e TV sommergono e spazzano via con la canzone melodica nazional- popolare. La testimonianza diretta delle generazioni anziane, il canto, il racconto popolare sta scomparendo definitivamente.Nel passato ci furono ricercatori e musicisti che hanno capito l’importanza della cultura orale per l’identità di un paese, il valore nella capacità dei cantastorie di improvvisare su metriche e temi tramandati nei secoli.In seguito, altre operazioni culturali e commerciali hanno portato alla ribalta, anche tra i giovani i balli e la musica popolare del meridione: tammuriata, pizzica, tarantella.In Umbria la canzone popolare non è riuscita ad avere un risalto, a parte l’episodio meraviglioso della Valnerina ternana di Alessandro Portelli e Valentino Paparelli. Ma cosa c’è nel resto della regione?Vorremmo accendere i riflettori su questi signori... sui veri pilastri della nostra storia:Contadini, operai che uscivano dal podere, dal lavoro, in occasione di matrimoni e funerali o di manifestazioni di piazza, di lotte, per cantare e ballare farsi sentire, momenti in cui si esprimeva la propria creatività, la propria resistenza, la propria grazia, per raccontarsi con il corpo e con la voce.Per avere un’idea completa bisognerà setacciare i centri anziani del territorio Umbro, contattare tutti i gruppi musicali e i singoli musicisti che hanno fatto un lavoro di ricerca e di diffusione, le università, anche quella della terza età, pro-loco, biblioteche, scuole di musica.Tutto il materiale verrà raccolto, poi riunito secondo tanti fili conduttori.Sarebbe interessante attivare i giovani interessati che vogliano fare ricerca per essere ancor più capillari, con l’aiuto di scuole di musica o gruppi informali cui i musicologi potrebbero fornire attraverso corsi, seminari, le basi teoriche della ricerca.Occorre in fretta dare finalmente voce a questi ricordi, prima che sia troppo tardi, prima che scompaiano, ovvero scompaiano gli anziani che ricordano.Come primo passo dall’elaborazione delle riprese e delle informazioni raccolte verrà realizzato un programma televisivo con l’obiettivo di aprire un’ampia panoramica sul mondo rurale e operaio percorso attraverso i canti e i racconti, con particolare attenzione al tema che abbiamo scelto per iniziare: lo stato attuale delle acque come elemento fondamentale della vita.Tale percorso potrà portare la nostra troupe fuori dal territorio Umbro, sui passi della transumanza (Puglia), o lungo le migrazioni in cerca di lavoro (al nord fino al Belgio) e pellegrinaggi religiosi che collegano tutta Europa.STORIA (in)CANTATA-Ti ricordi la canzone popolare ?

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