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La Festa della Liberazione a Montecarotto: la comunità celebra l'80° anniversario con ANCeSCAO

Il racconto della manifestazione promossa dal Centro Sociale “La Torre” per celebrare l’80° anniversario della liberazione del paese.

L’8 settembre 1943, circa 81 anni fa, vide tutta la popolazione a fianco dei soldati reagire alle prime prepotenze tedesche. La guerra si estese in tutto il paese, diverse le operazioni di guerra e numerosi gli eccidi che costarono duri sacrifici alla popolazione.

Fu proprio in quei giorni di dolore, disperazione e sacrificio che la nazione ritrovò, dopo vent’anni di oppressione, la strada della dignità umana, della riscossa politica e militare, il sogno indistruttibile della libertà. Fu in quei giorni di fuoco che migliaia di giovani, operai e intellettuali, civili e militari, sulle montagne come nei centri urbani, iniziarono l’epoca gloriosa della Resistenza, con un obiettivo comune: cacciare il tedesco invasore e porre fine per sempre all’avventura fascista.

Furono i giorni grandi e certi della vittoria contro il fascismo e il nazismo, furono i giorni esaltanti e conclusivi di una guerra, del grande moto nazionale e popolare di riscatto e di liberazione del paese, furono i giorni delle grandi speranze, e degli impegni comuni, di pace, di giustizia, di progresso per una nuova Italia. Gli italiani, liberi dalla tirannide nazi-fascista, iniziarono pieni di speranza il cammino verso un mondo migliore.

Quella lotta segnò un discrimine storico e pose i fondamenti dell’unità della nazione dando vita alle idee guida della società e della democrazia italiana. Oggi più che mai occorre denunciare e respingere i tentativi che periodicamente si ripresentano di sminuire quei valori e bloccare le nuove conquiste necessarie per un ulteriore progresso civile e sociale.

Montecarotto, paese in provincia di Ancona, partecipò a questo moto popolare, tant’è che fu tra le prime località della zona ad organizzarsi. 80 anni fa negli ultimi giorni di luglio si sviluppò la famosa ed eroica battaglia di Montecarotto, che vide un triste bilancio di morti e feriti. Questo evento ebbe risonanza nazionale: ne parlarono la radio e giornali della capitale.

Finalmente il 4 agosto del 1944 il Comune di Montecarotto venne dichiarato libero insieme ad altri comuni confinanti della Valle del Misa. In questi anni, in tanti abbiamo dimenticato e in tanti neppure conosciuto il contributo che Montecarotto ha dato alla lotta di liberazione. La manifestazione ha voluto colmare queste lacune grazie alle numerose iniziative che hanno visto il coinvolgimento di studenti, giovani e tutta la cittadinanza.

Domenica 4 agosto il Centro Sociale “La Torre” ha voluto ricordare questi eventi nel suono delle campane a festa, nella bandiera italiana issata sul torrione e nel canto dell’inno nazionale. Insieme alle centinaia di persone presenti è iniziata poi una passeggiata nei luoghi più importanti della battaglia, rievocati nelle letture tratte dai passaggi del volume appositamente scritto dallo storico locale Lucio Febo, accompagnate dalla musica e dal canto del gruppo folk Sambene.

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Al termine della passeggiata il ritrovo nella piazza centrale con gli interventi del consigliere e coordinatore del Comitato per la celebrazione dell’80° anniversario della battaglia di Montecarotto Stefano Spoletini, del Sindaco Giuseppe Paoloni e del Presidente del Centro Sociale “La Torre” Alfiero Cappellini.

Si è proseguito con l’inaugurazione della panchina della pace, voluta e realizzata dal centro ANCeSCAO per sensibilizzare la comunità su un mondo di pace e diplomazia realmente possibile, e con il concerto del gruppo folk Sambene con la musica e i canti della memoria e della resistenza.

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Il ringraziamento del Presidente Alfiero Cappellini a nome del Consiglio direttivo del centro va all’amministrazione comunale e al Sindaco Giuseppe Paoloni, al Consigliere e coordinatore del Comitato per la celebrazione dell’80° anniversario della battaglia di Montecarotto Stefano Spoletini; menzione speciale per lo storico locale Lucio Febo, autore del volume dedicato all’evento storico scritto grazie ad un’attenta ricostruzione storica e imparziale. Infine, un ringraziamento ai sigg.ri Chiacchiarini e Mazzoli per la realizzazione della panchina della pace.

Marche, #ColtiviamoBenessereSociale, 2024