Sboccia la primavera e con lei Orti Aperti. Grande successo per la prima edizione del Festival diffuso degli orti urbani ANCeSCAO

Dal 30 maggio al 1° giugno 2025 si è svolta con grande successo la prima edizione di "Orti Aperti", il Festival diffuso degli Orti urbani ANCeSCAO. L'iniziativa, promossa per la prima volta da ANCeSCAO Nazionale (nell’ambito delle attività della Commissione “Orti & Green Economy”), ha visto la partecipazione di oltre 30 realtà ortive distribuite in tutta Italia, che hanno accolto la cittadinanza con un programma ricco e variegato di appuntamenti per tutte le età.
Durante l'intero weekend i partecipanti hanno avuto l'opportunità di scoprire e vivere gli orti sociali ANCeSCAO, spazi verdi urbani dove ortisti e volontari realizzano e diffondono buone pratiche ambientali, partecipative e intergenerazionali trasformando gli orti da semplici luoghi di coltivazione a veri e propri spazi di condivisione e comunità.
Cos’è successo in un weekend di Orti Aperti?
Il festival ha accolto il pubblico con numerose attività: dai laboratori gratuiti per famiglie e bambini a spettacoli, mostre e visite guidate che hanno valorizzato l’importanza della collaborazione e della condivisione nella creazione di comunità più coese e sostenibili.
L'anteprima del Festival e gli eventi organizzati da ANCeSCAO Nazionale
Un'anteprima del festival si è svolta a Parma giovedì 29 maggio, dove al Centro Sociale e Orti Cinghio si è parlato di salute, benessere e sport nella terza età nella conferenza “Benessere in movimento. Il corpo, la cura, la comunità”. Due eventi promossi direttamente da ANCeSCAO Nazionale hanno invece aperto e chiuso ufficialmente la rassegna, rispettivamente a Bologna all’area ortiva Salgari con il Conciorto, originale spettacolo musicale in cui il duo Bagini-Carlone ha suonato le verdure sorprendendo tutti i presenti, e a Modena con lo spettacolo “Ti racconto Mo pensa te…negli orti” nell’area ortiva S. Agnese – S. Damaso in compagnia del presentatore Andrea Barbi che fra intrattenimento e cultura popolare ha ripercorso aneddoti e modi di dire della tradizione modenese ed emiliana.
Visite guidate negli orti
Tante le visite guidate che hanno dato la possibilità a tutti di visitare le aree ortive accompagnati dagli stessi ortisti e volontari alla scoperta delle potenzialità e della bellezza di questi luoghi, ricordiamo in particolare le aree ortive di Forlì aperte al pubblico per l’intera durata del festival ma anche i suggestivi “orti-giardini” Orto di Lucia e Giardino di Piero a San Lazzaro di Savena (Bologna) gestiti dal Centro Sociale, Culturale e Ricreativo Annalena Tonelli fino ad arrivare a Ferrara al Centro Sociale Il Quadrifoglio, agli Orti Bel Poggio di Imola e ad Alessandria, dove in occasione di ALPride i volontari hanno accolto i visitatori per informarli sulle attività promosse negli orti.
Arte e cultura
Spazio anche ad arte e cultura per dare vita a nuovi percorsi di valorizzazione delle memorie storiche locali, come il convegno organizzato a Gubbio (Perugia) dal Centro Sociale San Pietro nell’ambito del progetto “Hortus Conclusus”, per far rinascere il giardino medievale simbolo di cura, memoria e vita condivisa che anticamente sorgeva nei giardini dell’Abbazia di San Pietro, attuale sede del Centro. Una mostra fotografica a cura dei soci e laboratori di pittura e lettura si sono svolti invece a Bologna, rispettivamente all’area ortiva Paleotto, circondata dal verde dei colli, e al Centro Sociale e Orti Villa Bernaroli.
Ambiente e sostenibilità
Negli orti ANCeSCAO si realizzano inoltre numerose iniziative e progetti di sensibilizzazione su tematiche ambientali e stili di vita sostenibili, approfonditi nelle visite agli orti della Casa di Quartiere 2 agosto da sempre impegnata per rendere Bologna una città più verde e attenta all’ambiente.
Gli orti ANCeSCAO sono spazi di crescita e inclusione
L’inclusione è fondamentale per garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità e condizioni fisiche, possano godere dei benefici dell’orto. Consapevoli di ciò i volontari dell’associazione di Pregnana Milanese (Milano) durante il weekend di Orti Aperti hanno inaugurato il primo orto condiviso degli Orti Pomona, dotato di vasi rialzati per coltivare la terra anche da seduti dando così la possibilità anche a chi è seduto in carrozzina di coltivare il proprio pezzetto di terra. Un passo significativo per rendere gli orti uno spazio ancor più accessibile e inclusivo!
Angoli verdi dove coltivare legami intergenerazionali
Scambi di conoscenze e valori tra anziani e bambini è un arricchimento reciproco, una risorsa preziosa che ANCeSCAO valorizza e coltiva ogni giorno, per questo Orti Aperti si è rivelata per molti un’importante occasione per proporre divertenti attività pensate per avvicinare famiglie, bambini e scolaresche alla natura attraverso momenti educativi e di svago. Così, tra un orto e l’altro a Narni (Terni) c’è ora un angolo verde di erbe aromatiche e fiori creato dai bambini dell’asilo insieme ai volontari dell’Associazione Narni Scalo mentre alunni e famiglie hanno visitato gli orti curati dai bambini nel corso dei progetti realizzati presso le seguenti aree ortive: Centro Sociale Casa Mita di Faenza, Buon Pastore di Modena, all’Associazione Anziani di Lonate Pozzolo – dove le visite si sono svolte sotto le note della filarmonica del Centro – e del Centro Carlo Bacchi di Calderara di Reno (BO) dove il pomeriggio è stato allietato da uno spettacolo di burattini. Al Circolo Pensionati e Anziani La Barchessa i bambini hanno invece creato un nuovo orto proprio durante il festival!
I sapori dell'orto
I prodotti che nascono negli orti sono simbolo di genuinità, cura e autenticità. Orti Aperti ha fatto tappa anche in Toscana e in Puglia, dove le associazioni ANCeSCAO hanno orientato le proprie iniziative sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali: a Santa Fiora (Grosseto) l’Associazione Culturale per la Selva ha accompagnato i visitatori negli orti del Convento Santissima Trinità di Selva dove cresce la dolce e profumata cipolla della Selva; prodotto tipico anche nel territorio di Acquaviva delle Fonti (Bari), dove l’Associazione Amici dell’Ambiente ha organizzato una speciale uscita sui campi di coltivazione della cipolla e del cece nero.
... E tanto altro ancora!
E poi ancora: spettacoli, convegni, incontri con associazioni e produttori locali, laboratori creativi, sportivi e di cucina, presentazione di progetti per la comunità. A Rho (Milano) il Centro Ricreativo A.S.C.R. ha ospitato lezioni di tai-chi, balli di gruppo e teatro ma anche rilassamento con le campane tibetane; spazio anche ai bambini con la consegna di semi per imparare a fare l’orto. Il Centro Stella di Bologna ha presentato l’orto didattico-sociale Savioli accompagnando l’evento con una degustazione di prodotti tipici e letture di poesie su fiori e frutti. Una piacevole scoperta è stato l’Orto condiviso di Peschiera del Garda (Verona), gestito dall’Associazione Volontari Orto Condiviso che hanno aperto gli orti alla comunità per l’intera durata della manifestazione con un ricco programma tra visite guidate, laboratori manuali e artigianali, letture per bambini, dimostrazioni sulla produzione di miele e vino. La Zona Ortiva Erbosa di Bologna ha invece proposto un interessante laboratorio sulle erbe spontanee e un’attività di lavorazione della pasta fresca.
Orti Aperti ha rappresentato anche l’occasione di creare solide collaborazioni fra associazioni e volontari: nel reggiano La Compagnia dal Reviot di Gattatico in collaborazione con le aree ortive di Boretto e Gualtieri La Bottega del Tempo Libero e Un Po’ d’Orto sono scese in campo insieme dando vita ad una giornata in amicizia e condivisione.
A Monteforte Irpino (Avellino) sono stati presentati i risultati del progetto “Diverse Mani nella Terra”, le buone pratiche sociali ed inclusive promosse dall’associazione attraverso percorsi di partecipazione sui temi dell’orticoltura e dell’ambiente. Non sono mancati divertimento, serate danzanti e svago con gli spettacoli musicali degli Orti Buon Pastore di Modena e del Centro Sociale Bel Poggio di Imola.
ANCeSCAO desidera ringraziare tutti i partecipanti che hanno preso parte agli eventi, a cui – in occasione della visita – è stato consegnato il gadget ecologico della rassegna: un segnalibro in carta piantabile contenente semi di diverse piante e fiori.
ANCeSCAO desidera inoltre ringraziare i volontari e le associazioni coinvolte che, con il loro entusiasmo e impegno, hanno reso possibile il successo di questa prima edizione del Festival. "Orti Aperti" si è confermato come un'importante occasione per riscoprire la natura in città, il volontariato e la socialità come valori fondamentali per promuovere uno stile di vita più green e consapevole ma soprattutto orientato verso il bene comune.